2 novembre 1847: nasce a Cherbourg Georges Sorel, uno dei maestri – e amici – di Benito Mussolini.
Trasferitosi a Parigi a fine XIX secolo, Sorel s’impegna nel movimento socialista rivoluzionario cercando di realizzare una sintesi tra le tesi di Proudhon e quelle di Marx. Nella miscela c’è anche Bergson, il pensatore preferito di Luigi Pirandello.
Nel 1897 scrive il suo capolavoro “Réflexions sur la violence”.
Condanna la democrazia.
Dialoga e coopera con Charles Maurras e l’Action Française. Ha feconde relazioni intellettuali con Vilfredo Pareto : ne cosnegue la nascita del sindacalismo rivoluzionario con il mito mobilitante dello sciopero generale.
Mussolini ne fu ammiratore e strinse con lui legami d’amicizia.
Sorel non poté conoscere l’opera del Duce, alla quale aveva contribuito indirettamente, perché morì il 29 agosto 1922, due mesi prima della Marcia su Roma.
Da: http://teramononconforme.splinder.com/post/9777668/sorel-luomo-che-nobilito-la-violenza
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